Al via in Veneto la prima campagna informativa per donare midollo e sangue cordonale

Adoces Veneto e la Regione del Veneto presentano la nuova campagna informativa regionale per avvicinare i giovani alla donazione di midollo osseo e le coppie in attesa di un figlio alla donazione del sangue cordonale, che prevede la diffusione di opuscoli specifici e un’azione social.

Al via in Veneto la prima campagna informativa per donare midollo e sangue cordonale
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Adoces Veneto e la Regione del Veneto presentano la nuova iniziativa informativa regionale per avvicinare i giovani alla donazione di midollo osseo e le coppie in attesa di un figlio alla donazione del sangue cordonale, che prevede la diffusione di opuscoli specifici e una capillare azione social.

E’ realizzata in collaborazione con le Aziende Ulss 2 (capofila), Ulss 1, Ulss 4 e Ulss 5, con il supporto dell'Ordine delle Ostetriche del Veneto, del Centro Trapianti Midollo Osseo di Verona, di Ail - Associazione Italiana Leucemie della provincia di Treviso, con il patrocinio del Registro Italiano Donatori Midollo Osseo - IBMDR.

E’ stata presentata oggi giovedì 30 maggio, nella sede regionale del Palazzo Grandi Stazioni di Venezia, la campagna informativa “Cellule staminali emopoietiche per promuovere conoscenza, consapevolezza e sinergia per la cultura del dono e l’incremento di donazioni a beneficio dei pazienti in attesa del trapianto di midollo osseo”, progetto finanziato dalla Regione del Veneto con risorse statali del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Il messaggio è chiaro: è necessario incrementare le unità del Registro Italiano Donatori Midollo Osseo o IBMDR - Italian Bone Marrow Donor Registry (istituzione del Sistema Sanitario Nazionale) incentivando le donazioni di giovani informati e consapevoli, di età compresa tra i 18 ai 35 anni compiuti, che dovranno rimanere disponibili fino al compimento dei 55 anni. In questo periodo, se identificati compatibili con un paziente in attesa del trapianto che non ha in famiglia un donatore compatibile, potranno contribuire alla loro guarigione donando le cellule staminali emopoietiche prelevate con una semplice staminoaferesi (così oggi avviene oltre 70 per cento delle donazioni). Questa procedura di prelievo, meno invasiva dell’agobiopsia ossea del bacino, è un fattore molto importante perché può essere determinante nella scelta di iscriversi o meno al Registro. Va inoltre sempre chiarito che il midollo osseo non è il midollo spinale.

“Donazione” è una parola magica - ha sottolineato l’assessore regionale alla sanità Manuela Lanzarin - che, in sanità, significa vita, sia che si tratti di un organo, che di cellule come in questo caso, che di sangue. Per questo, la Regione Veneto sostiene con forza e condivisione totali l’iniziativa di Adoces, nella convinzione che la grande generosità da sempre espressa dalla gente veneta abbia bisogno anche di informazione e accompagnamento verso una scelta consapevole per accrescere, se ancora ciò fosse possibile, la propria incisività.

Le donazioni sono un settore straordinario, dove si compenetrano le grandi capacità cliniche dei nostri sanitari e ricercatori, l’azione costante e mai doma delle Associazioni di volontariato, la generosità delle persone che donano e delle famiglie che acconsentono all’espianto nel caso della donazione di organi. Si chiama integrazione socio sanitaria: quella caratteristica tutta veneta basata sulla capacità di organizzare un welfare a 360 gradi, dove aspetti sanitari e sociali sono trattati come una cosa sola”.

Ogni adesione in più alla donazione è una vittoria. Per questo auguro ad Adoces e a questa campagna di raggiungere il risultato prefissato accrescendo numeri già molto significativi opportunamente indicati in questa presentazione.

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