Gildo Quagliotto, se n'è andato un grande uomo

Montebellunese, aveva 79 anni, ha scritto la storia con il suo impegno sociale.

Gildo Quagliotto, se n'è andato un grande uomo
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Gildo Quagliotto, se n'è andato un grande uomo. Una broncopolmonite diagnosticata all’ospedale di Montebelluna solo lo scorso 8 agosto. Poi il trasferimento a Treviso all’ospedale S. Maria dei Battuti a Ca’ Foncello, e una malattia lunga fino a mercoledì scorso 11 settembre (data tragica per il mondo intero) quando ha esalato l’ultimo respiro. Gildo Quagliotto aveva compiuto 79 anni il 4 maggio scorso. Una scomparsa inattesa che ha destato molto cordoglio in città in cui era molto conosciuto e stimato. Famiglia, lavoro, solidarietà e importante attività nel mondo del sociale. Dal matrimonio con Annamaria Albanese (vedelaghese di Barcon) sono arrivate due figlie, Donatella e Nicoletta. In famiglia lo descrivono così: “Marito, padre, nonno e bisnonno amorevole”.

Una vita dedicata al prossimo

Per fotografarne la figura basta elencare i principali interventi della sua vita vissuta nel contesto sociale. Collaboratore di una cooperativa agricola rivolta alla promozione gi giovani agricoltori. Fondatore e vice presidente del Circolo Dipendenti Ospedalieri con attività ricreative culturali, Fondatore e coordinatore della Cooperativa FAIB e socio della Cooperativa FAI. Responsabile del Gruppo Benefattori che ha operato nelle Case di Riposo di Montebelluna, Trevignano e Selva del Montello assicurando aiuti in termini economici e di attrezzature. Organizzatore di un Congresso Nazionale sull’Assistenza Domiciliare a Montebelluna, fondando poi la prima scuola per l’Assistenza Domiciliare con corsi a Montebelluna, Conegliano, San Zenone degli Ezzelini. Per cinque anni èè stato direttore della casa di Riposo di Montebelluna. E’ stato il fondatore e coordinatore e Caposala del SIAD, il Servizio Infermieristico Assistenza Domiciliare operativo il ventisette Comuni della Ulss 8. Fondatore e Presidente per 15 anni della EOS-ONLUS cooperativa che inserisce nel mondo del lavori giovani con problemi pisichici e diversamente abili e persone bisognose. Impegnato nella difesa dei “Diritti dell’Ammalato” e volontario, in età pensionabile, della Croce Rossa Italiana come infermiere autista. Consigliere dell’Azienda Koinè di Montebelluna, che si occupa di varie discipline che hanno lo scopo di dare sostegno alla persona su fisico, mentale e spirituale. Accademico d’Onore dell’Accademia Internazione Costantiniana delle scienze mediche, giuridiche e sociali di Napoli. Una intensa attività sociale chi gli ha fatto meritare l’onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana. In questi ultimi anni si è dedicato alla stesura di un libro che racconta la sua vita personale e professionale, nel desiderio di lasciare una testimonianza per i giovani e per far ricordare ai meno giovani le nostre origini. Libro che è in via di stampa ma non potrà vedere. I funerali sono stati celebrati venerdì 13 settembre nella Chiesa Parrocchiale di San Gaetano. Lo piangono la moglie Annamaria, le figlie Donatella con Mauro Nicoletta con Claudio. I nipoti Davide con Annarita, Dalia, Giorgia e Giulia, il pronipote Cristian Gildo, i fratelli e le sorelle, i cognati e le cognate, i nipoti e parenti. Al cordoglio si è aggiunto anche quello della Sezione di Treviso dell’Unione Nazionale Cavalieri d’Italia alla quale era iscritto. Dopo la cerimonia funebre, la salma è stata avviata alla cremazione.

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