La storica Villa Bertolini andrà all’asta

Il 10 settembre al tribunale di Treviso, si partirà da una base di un milione e 800mila euro, offerta minima un milione e 350mila

La storica Villa Bertolini andrà all’asta
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Villa Bertolini andrà all’asta. Il 10 settembre, al Tribunale di Treviso, quella che fu la casa del senatore Pietro Bertolini sarà venduta con una base d’asta di un milione e 800mila euro, con un’offerta minima contemplata di un milione e 350mila euro. Gli attuali proprietari, il nipote del senatore, Pietro Vangensten e la moglie Roselyne Benoit, ex nota modella parigina, avevano incaricato un’agenzia immobiliare milanese specializzata in edifici di pregio e con clientela internazionale. Era il 2014, ed era stata messa in vendita a 4,5 milioni di euro. Nel 2018 era finita persino tra gli annunci di Subito.it, a 4,3 milioni. La villa ha 45 locali e 13 camere e se ne potrebbero ricavare 25 con bagno. Ci sono le ex scuderie, le lavanderie e l’ex falegnameria, che potrebbero trasformarsi in "depandance". Fu costruita nel XVI secolo, poi parzialmente ristrutturata dal senatore Pietro Bertolini dopo averla acquistata nel 1880. Pietro Bertolini ha anche allestito il giardino francese di circa 40mila metri quadrati (6 acri) progettato da un architetto francese, con fontane, insenature, cascate.

La storica Villa Bertolini andrà all’asta

"Apprendo con sorpresa - è il commento dell’assessore Maria Bortoletto -, ma con tanta tristezza la notizia secondo cui "Villa Bertolini" sarà a breve oggetto di esperimento d'asta. Quanto provo ora è dovuto al fatto che il complesso di Villa Bertolini con il suo vasto parco, polmone verde in centro città per oltre un secolo ha rappresentato per Montebelluna un punto di riferimento sia culturale che economico-politico. Pietro Bertolini - prosegue l’assessore -, importante uomo politico, è stato protagonista per svariati decenni sia a livello nazionale, internazionale e locale.Infatti, specialmente durante la Grande Guerra  si è preso cura del territorio montebellunese, specialmente della popolazione frustrata dai tragici eventi di allora. Tornando, a Villa Bertolini, che conserva il prezioso archivio personale del Senatore Pietro Bertolini, era il centro amministrativo di una estesa proprietà immobiliare agricola nella quale gravitavano svariate decine di famiglie dedite all'agricoltura; col tempo alle stesse è stato consentito di affrancarsi acquistando i fondi coltivati. Da ricordare infine, che la famiglia di Pietro Bertolini ha favorito lo sviluppo culturale della popolazione infantile sostenendo l'applicazione del metodo Montessori nelle scuole elementari, come lo è attualmente. Quanto sopra, rappresenta una minima parte di un ricordo affrettato della importante famiglia Bertolini ed è per questo quindi che rattrista l'incognita del futuro di "Villa Bertolini". Spero venga acquistata da un soggetto sensibile - conclude Maria Bortoletto - che comprenda che "Villa Bertolini" ha anche un forte significato pubblico, meritevole di fruizione pubblica".
Villa Bertolini divenne una dimora storica per le numerose attività di Pietro Bertolini. Dopo essere diventato un giovanissimo maggiore, per oltre 30 anni fu deputato in parlamento, poi ministro delle opere pubbliche con Giolitti ai tempi del terremoto di Messina, nel 1908. Fu lui a firmare il trattato di pace con la Turchia dopo la guerra di Libia del 1911, creando il ministero delle colonie di cui è stato responsabile dal 1912 al 1914. Promulgò la "Legge del Montello" che risolse il tragico problema di alcune migliaia di lavoratori del legno poveri (bisnenti). Nel 1917 evitò l'evacuazione di Montebelluna dopo la sconfitta di Caporetto, impedendo la confisca del bestiame della regione contadina, imposto dall'esercito. Nel 1918 fu nominato capo di commissione per i risarcimenti dei danni di guerra, durante il trattato di pace a Versailles dal 1918 al 1920. Proprio alla fine di quell’anno morì. all’età di 61 anni.

Molte le personalità ospitate nella villa

Quella che fu dimora di Pietro Bertolini è una villa veneta vincolata dalla soprintendenza ai beni culturali della Regione Veneto. Costruita nel XVI secolo, fu parzialmente ampliata nel XIX secolo dal senatore e ministro Pietro Bertolini creando il giardino romantico disegnato da un architetto francese con fontane, cascate, ruscelli e laghetto su una superficie di circa quattro ettari. Villa Bertolini rappresenta un’importante oasi verde nel cuore di una delle più importanti cittadine del Veneto. Nel passato ha accolto ospiti o visitatori illustri. Personaggi politici come il senatore Colosimo, il senatore De Nicola (primo presidente della Repubblica italiana), il senatore Gasparini. Scrittori e poeti come Romain Rolland, Rabindranath Tagore e Cesare Abba. Poi ancora, Maria Montessori , il cui metodo didattico è stato promosso e difeso in parlamento proprio da Pietro Bertolini, sostenuto dalla moglie Sofia Guerrieri Gonzaga e dalla cognata Maria Guerrieri Gonzaga. Villa Bertolini e il giardino sono stati restituiti a nuova vita dal nipote di Pietro Bertolini, Pietro Vangensten e sua moglie Roselyne Benoit, dopo il 1998.

 

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