Liste d'attesa nell'Ulss2, il Pd chiede un incontro a Zaia

Da Treviso frequenti trasferimenti a Motta per eseguire visite ed esami.

Liste d'attesa nell'Ulss2, il Pd chiede un incontro a Zaia
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Liste d'attesa nella sanità, il Pd chiede un incontro a Zaia. Innocenzo D'Angelo, per il coordinamento dei 5 circoli del Pd di Istrana, Morgano, Paese, Quinto di Treviso e Zero Branco ha inviato al presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, una richiesta d'incontro sul tema delle liste d'attesa e dei trasferimenti per l'esecuzione di visite ed esami: "A Treviso la medicina fino a qualche anno fa funzionava perché i politici del passato sono stati lungimiranti - si legge nella lettera inviata al governatore -: strutture e strumentazioni moderne, medici e personale adeguati ai bisogni dei cittadini. In questi ultimi anni, invece, gli investimenti nella sanità sono stati tagliati, assieme al personale medico-sanitario. Tutto ciò comporta carenze di servizi verso i malati, costretti ad attendere mesi e a volte anni per una visita o un esame con grave pregiudizio della salute e delle cure. Ogni famiglia veneta ha avuto modo di provare almeno una volta sulla propria pelle questa esperienza di lunghe e incomprensibili attese. Sempre più spesso allo sportello viene proposto al malato di recarsi all’Ospedale di Motta di Livenza, di Oderzo o altre strutture per abbreviare i tempi di attesa. Andare a Motta - prosegue la lettera -, per i malati di Treviso e dintorni, significa sobbarcarsi ore di viaggio andata e ritorno e percorrere circa 100 km e più.  I malati anziani, spesso non autonomi, hanno bisogno di essere accompagnati, e, se non hanno un familiare in grado di sobbarcarsi il viaggio, sono costretti a rivolgersi ad altre persone, spesso a pagamento.  La Regione Veneto ha così creato di fatto ulteriori disagi e un vero e proprio ticket aggiuntivo costringendo i malati trevigiani ad un quotidiano e costoso (in termini di tempo e danaro) pellegrinaggio all’Ospedale di Motta. E’ possibile che Zaia, il nostro presidente, tra un’olimpiade e un viaggio a Baku, non trovi il tempo di risolvere un problema che in questi ultimi anni affligge migliaia di suoi concittadini trevigiani, costretti ad una continua migrazione quasi biblica. E’ così difficile ordinare che si spostino gli strumenti da Motta a Treviso anziché i trevigiani da Treviso a Motta? Cosa impedisce di realizzare questa soluzione ben chiara agli occhi di tutti? Caro Luca, vieni a spiegarcelo - conclude -. Scegli una data e noi saremo ben felici di ospitarti e di ascoltarti".
E non si è fatta attendere la risposta del presidente, inviata per conoscenza anche al Coordinamento, in cui delega il direttore generale Francesco Benazzi "a dare un riscontro al Coordinamento".
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