Arrestata a Fonte la coppia della "maria"

Giovedì il blitz dei Carabinieri, sequestrati 15,370 kg di marijuana essiccata. Rifornivano buona parte del mercato clandestino delle zone dell’asolano e della castellana.

Arrestata a Fonte la coppia della "maria"
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Arrestata a Fonte la coppia della "maria"

Nel pomeriggio di giovedì 28 novembre 2019, a Fonte, i Carabinieri della Stazione di Asolo, in collaborazione con i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Castelfranco Veneto, hanno individuato e disarticolato un circuito criminale di produzione e diffusione di marijuana di ampie dimensioni, destinato a rifornire buona parte del mercato clandestino delle zone dell’asolano e della castellana.

L'avvio delle indagini

Le indagini sono state avviate a seguito delle recenti attività investigative svolte dai Carabinieri locali, in materia di reati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, culminate con diversi provvedimenti restrittivi adottati a carico di spacciatori della zona. In particolare, con riferimento specifico alla diffusione della marijuana tra giovanissimi assuntori, gli uomini dell’Arma hanno raccolto indicazioni riguardo a una vera e propria attività di piantagione, essicazione e confezionamento, stabilmente organizzata da due conviventi di Fonte, lui artigiano 48enne pregiudicato, lei operaia 49enne, i quali proseguivano ormai da diverso tempo nella loro attività illegale. Così, i Carabinieri di Asolo e Castelfranco Veneto hanno dato corso ad una ripetuta serie di servizi di osservazione in prossimità dell’abitazione degli indagati, che è culminata con il blitz effettuato nel pomeriggio del 28 novembre scorso.

Arrestata a Fonte la coppia della "maria"

Il blitz dei Carabinieri

Non appena entrati all’interno dell’appartamento della coppia, i militari hanno avvertito una pregnante scia di odore inconfondibilmente riferibile alla marijuana, che ha suggerito loro di procedere ad un’accurata perquisizione di tutti i locali. Si è così svelata, immediatamente, la presenza di 20 piante di cannabis, coltivate in 2 serre artigianali, ricavate in altrettante stanze della casa, assemblate con sofisticati impianti di areazione, illuminazione e riscaldamento, attraverso lampade a led fluorescenti, ventilatori e termoconvettori elettronici, in grado di
garantire la semina, la crescita e la maturazione dello stupefacente.

La droga sequestrata

Ma l’attività di produzione della droga non era che il primo dei passaggi del consolidato iter criminale, organizzato stabilmente dai due indagati, infatti, durante le operazioni di perquisizione in tutti i locali dell’appartamento, sono stati sequestrati complessivamente: chilogrammi 15,370 di marjuana essiccata, una parte raccolta e occultata in bidoni in plastica custoditi in un sottoscala, un’altra porzione confezionata in un sacco in nylon opportunamente congelata nel freezer della taverna, pronta per essere immessa sul mercato dello spaccio locale; grammi 165 di hashish, già suddivisi in frazioni destinate ai consumatori della zona e nascosti su un pensile della cucina; 3 bilancini di precisione per la pesatura degli stupefacenti; materiale vario costituito da sacchi in cellophane, per la suddivisione in dosi della droga. Condotti presso gli uffici della Stazione Carabinieri di Asolo, ai due indagati sono stati contestati i reati di produzione e detenzione di sostanze stupefacenti in concorso, quindi venivano entrambi tratti in arresto e collocati in regime di arresti domiciliari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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