Bimbi diabetici parte oggi il campo scuola ricreativo

Fino a giovedì 5 settembre un'esperienza immersiva per imparare a gestire la malattia in situazioni quotidiane ed eccezionali.

Bimbi diabetici parte oggi il campo scuola ricreativo
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Bimbi diabetici parte oggi il campo scuola ricreativo

Bimbi diabetici, prende il via oggi 2 settembre il Tipo 1 Camp 2019, che si svolgerà dal 2 al 5 settembre presso gli Istituti Filippin di Paderno del Grappa (TV). Il campo scuola, organizzato dall’associazione Nastrino Invisibile ONLUS, che si occupa di giovani e bambini con il diabete di tipo 1, in collaborazione con il CAD pediatrico (Centro di Assistenza Diabetologica) di Castelfranco Veneto, vedrà coinvolte, oltre alla Ulss 2, anche altre tre ulss della Regione Veneto: Ulss 6 Euganea, con la dott.ssa Moro Beatrice e la Ulss 8 Berica, con la dott.ssa Stefania Innaurato. Queste Ulss insieme hanno in cura n.220 minori con diabete di tipo 1. Grande importanza per la riuscita delle attività la svolgono le associazioni che si occupano di diabete di tipo 1 in età pediatrica. Oltre a Nastrino Invisibile, capofila nell’organizzazione, hanno contribuito ABGDVI di Vicenza, Agd Feltre e Belluno e  l’associazione diabetici del Camposanpierese, ed è anche grazie a loro che sono possibili queste iniziative in collaborazioni con i medici e i reparti di diabetologia. L’iniziativa coinvolgerà circa 27 bambini dai 9 ai 13 anni, provenienti dalle 3 Ulss, e insieme a circa 12 operatori tra Medici, infermieri e volontari in totale, impareranno a gestire la malattia, sia nelle situazioni quotidiane, come i pasti e le normali attività, che nell’affrontare situazioni completamente nuove. Rafting, attività sportive diverse, comprese attività di formazione sulla malattia stessa, sono alcune delle proposte che coinvolgeranno tutti. Personale medico e infermieristico, bambini, ragazzi e volontari, che si occuperanno della parte ludico pedagogica del camposcuola.

Bimbi diabetici parte oggi il campo scuola ricreativo

Gli obiettivi terapeutici del campo

Silvia Vettoretto, responsabile pedagogica del Tipo 1 Camp 2019 dice: “Il tipo 1 camp si ispira al principio della terapia ricreativa che ho potuto sperimentare in tutti gli anni di sessioni al Dynamo Camp a cui ho partecipato. Essa risponde a bisogni e attenzioni dei bambini con patologie gravi e croniche e il diabete di tipo 1 rientra a tutti gli effetti. È un’esperienza che riguarda la qualità della loro vita, che mette la malattia sullo sfondo per far riemergere il bambino restituendogli le proprie possibilità di autonomia, di socializzazione e di apprendimento e può avere effetti benefici sull’organismo a tal punto da creare una migliore sopportazione e una reazione più efficace alle cure. Il campo scuola diventa l’occasione per mettersi alla prova cimentandosi in esperienze nuove che dimostrano ai ragazzi che, con le dovute attenzioni alla glicemia e alla risposta del proprio corpo all’attività proposta, possono vivere le stesse avventure dei loro coetanei. Tutto questo permette loro di recuperare fiducia in se stessi, nelle loro capacità e nelle loro reali possibilità, togliendo un po’ di quel peso che il diabete di tipo 1 porta quotidianamente nelle loro vite. “Interviene il dott. Francesco Oteri, direttore del reparto di pediatria di Castelfranco Veneto che racconta come questo sia il suo dodicesimo camposcuola. “Questa esperienza è una grande occasione di crescita, non solo per i ragazzi che partecipano ma anche per noi operatori. I ragazzi ci tengono, è per loro una scuola di vita, appena finiscono il camposcuola si prenotano già per il successivo". Il diabete di tipo 1 è molto difficile da gestire: ragazzi sani un momento prima si ritrovano in un attimo a dover invece sostituire le funzioni del pancreas, che non produce più insulina. Ipotizziamo una giornata ideale, in cui gestiamo colazione-pranzo-cena, ma la giornata ideale non ce l’abbiamo mai. “E’ un po’ come la giornata di oggi - prosegue il dott.Oteri - siamo partiti da Castelfranco che c’era un caldo importante e arriviamo qui con il temporale. Così sono le giornate dei ragazzi con il diabete di tipo 1: se c’è il sole si muovono di più e le glicemie tendono a scendere, con la pioggia magari restano in casa, consumano meno e le glicemie restano alte. L’esperienza di ognuno è molto importante sia per i ragazzi che si confrontano tra loro e anche per gli operatori che fanno esperienza. Aspettiamo con gioia l’arrivo dei ragazzi, entusiasti per questa esperienza.”La giornata tipo del Tipo 1 Camp prevede le normali attività di sport e di attività ricreative, ma anche la formazione sulla malattia stessa e incontri con la psicologa, per permettere ai ragazzi di rielaborare il proprio vissuto. Sono previsti tutti i tempi necessari per poter stabilire la terapia insulinica, che verrà decisa dallo staff medico insieme ai ragazzi stessi, con lo scopo proprio di renderli coscienti del proprio corpo e di tutte le conoscenze apprese sulla malattia. Per qualcuno sarà l’occasione di imparare anche a fare le iniezioni in autonomia, grazie soprattutto al confronto con i coetanei, che funge da grande stimolo. La nostra causa/mission ha bisogno di visibilità e fortunatamente nel nostro territorio abbiamo sempre trovato terreno fertile. E’ con emozione ed entusiasmo che annunciamo una nuova collaborazione con il mondo dello sport trevigiano, Treviso Basket.  La collaborazione già inizia con questo camposcuola con un saluto speciale della squadra ai ragazzi che partecipano al Tipo 1 Camp

Nastrino Invisibile Onlus: cosa fa?

Nasce nel 2017 per iniziativa di un gruppo di genitori venuti a contatto con il diabete di tipo 1 e che hanno sentito forte la necessità di un confronto comune. La risposta poi delle altre famiglie non si è fatta attendere e molte sono le iniziative che sono state messe in atto: dalla divulgazione delle informazioni su come riconoscere un esordio precoce di diabete di tipo 1, alla nascita di uno sportello di supporto, come a vari incontri tecnici sulla gestione della malattia (dalla conta dei carboidrati, ad un ripasso sulle varie insuline disponibili e loro gestione, fino all’utilizzo dei sensori glicemici). Grande attenzione va alla questione scuola, che va istruita sulle modalità di accoglienza di uno studente con diabete di tipo 1, che richiede attenzione sia per gli aspetti legati ad una possibile emergenza ipoglicemica, sia per quel che riguarda l’inserimento con i compagni e l’accettazione da parte degli insegnanti di tempi e di attenzioni particolari che si possono verificare durante l’anno scolastico. Il campo scuola fin dall’inizio è stato un punto fermo della programmazione dell’associazione, per la grande importanza rivestita dall’acquisizione di maggior autonomia da parte dei bambini e ragazzi, che si trovano con il passare dell’età ad affrontare sempre più eventi e occasioni fuori casa, lontani quindi dal controllo diretto e dalla supervisione dei familiari.  Il filo diretto che collega la famiglia ai bambini è sempre forte, ma le famiglie sono consapevoli che deve alleggerirsi: da qui il nome nastrino invisibile. Quel nastrino che non cesserà mai di unire genitori e figli ma che con il tempo deve necessariamente diventare invisibile, per permettere ai bambini che poi crescono di spiccare il volo, nonostante il diabete di tipo 1 li accompagni costantemente.

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