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Il defibrillatore gli ha salvato la vita
Un quindicenne si accascia a terra dopo un allenamento, un autista del Suem 118 utilizza il macchinario installato al campo sportivo.
Il defibrillatore gli ha salvato la vita. Mercoledì 16 ottobre alle 19.30 presso gli impianti sportivi comunali di via Medaglie d’Oro, a Treviso, al termine dell’allenamento un quindicenne si è accasciato a terra.
Tra gli allenatori immediatamente accorsi era presente l’autista soccorritore del SUEM 118 di Treviso, Rolando Zuccon. Realizzato che il ragazzo era in arresto cardiocircolatorio, il soccorritore iniziava le manovre di rianimazione cardiopolmonare facendo contestualmente attivare il 118; applicava quindi il defibrillatore installato dal Comune nell’impianto sportivo ed effettuava una scarica. All’arrivo dell’ambulanza il quindicenne veniva trasportato all’Ospedale di Treviso, dov’è tuttora ricoverato in buone condizioni.
Un evento quello verificatosi mercoledì, che una volta ancora testimonia l’importanza della diffusione del defibrillatore sul territorio, delle manovre di rianimazione cardiopolmonare, dell’immediata attivazione del 118.
In caso di arresto cardiaco improvviso il tempestivo e adeguato intervento da parte di chi è presente e l’utilizzo del defibrillatore possono salvare la vita.
La Regione Veneto ha, con apposita deliberazione, previsto l’installazione del defibrillatore in tutti gli impianti sportivi per la protezione degli atleti. Il Comune di Treviso ha dato piena attuazione a queste disposizioni, la cui importanza è risultata di assoluta evidenza anche mercoledì.
Tra gli allenatori immediatamente accorsi era presente l’autista soccorritore del SUEM 118 di Treviso, Rolando Zuccon. Realizzato che il ragazzo era in arresto cardiocircolatorio, il soccorritore iniziava le manovre di rianimazione cardiopolmonare facendo contestualmente attivare il 118; applicava quindi il defibrillatore installato dal Comune nell’impianto sportivo ed effettuava una scarica. All’arrivo dell’ambulanza il quindicenne veniva trasportato all’Ospedale di Treviso, dov’è tuttora ricoverato in buone condizioni.
Un evento quello verificatosi mercoledì, che una volta ancora testimonia l’importanza della diffusione del defibrillatore sul territorio, delle manovre di rianimazione cardiopolmonare, dell’immediata attivazione del 118.
In caso di arresto cardiaco improvviso il tempestivo e adeguato intervento da parte di chi è presente e l’utilizzo del defibrillatore possono salvare la vita.
La Regione Veneto ha, con apposita deliberazione, previsto l’installazione del defibrillatore in tutti gli impianti sportivi per la protezione degli atleti. Il Comune di Treviso ha dato piena attuazione a queste disposizioni, la cui importanza è risultata di assoluta evidenza anche mercoledì.
