Morte sulla Treviso Mare, la notte in discoteca poi lo schianto

Le ultime ore di vita di Giulia Zandarin, al fidanzato poco prima era stata ritirata la patente.

Morte sulla Treviso Mare, la notte in discoteca poi lo schianto
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Morte sulla Treviso Mare, la notte in discoteca poi lo schianto. Alberto e Giulia stavano tornando a casa dopo aver trascorso la festa di Halloween, con altri amici, alla discoteca “Knig’s” di Jesolo. Erano le 8 del mattino di ieri venerdì 1 novembre, quando al ragazzo è sfuggito il controllo dell’auto, una Mercedes, per cause ancora in corso d’accertamento. Lo schianto contro un platano sulla Treviso Mare, a Musile di Piave, nei pressi dell’Antica trattoria Alla Fossetta, poi il volo nel fossato, ribaltandosi. Per Giulia Zandarin, 18enne figlia di un noto commerciante di Castelfranco Veneto, i soccorritori non hanno potuto far altro che constatarne la morte. Il ragazzo, Alberto Antonello 19 anni, è invece stato elitrasportato all’Ospedale dell’Angelo di Mestre, dove, dopo essere stato operato, si trova ora in coma farmacologico. Alberto è figlio di Franco Antonello e fratello di Andrea. Alla loro storia si è ispirato lo scrittore trevigiano Fulvio Ervas per scrivere il romanzo “Se ti abbraccio non aver paura” che ha poi conosciuto la riduzione cinematografica nel film di Gabriele Salvatores dal titolo “Tutto il mio folle amore”. L’imprenditore Franco Antonello ha lasciato il lavoro per dedicarsi al figlio Andrea a cui avevano diagnosticato l’autismo.

La notte in discoteca e il fermo della Polizia

I due fidanzati, Alberto e Giulia, erano arrivati alla discoteca King’s di Jesolo intorno alle tre di notte. Si erano accordati con amici di restare, dopo la nottata della festa di Halloween in discoteca, a casa loro, per poi ripartire in giornata per rientrare a Castelfranco. Tuttavia, prima del loro arrivo in discoteca, erano stati fermati dalla Polizia per un controllo, nei pressi dello stadio “Picchi”. In quel momento si trovavano in sei sulla Mercedes, la coppia con altri quattro amici. Non solo, da una perquisizione saltava fuori, addosso ad Alberto, anche mezzo grammo di hasish, per cui scattava l’immediato ritiro della patente. Al diciannovenne veniva rilasciato un permesso temporaneo per poter rientrare a casa, non risultando positivo neppure all’alcoltest. Quindi la decisione di rientrare a Castelfranco subito dopo la festa, ma lungo la strada si è consumato il dramma. Dagli esami effettuati in ospedale il ragazzo risultava positivo all’alcol.

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