"Quei bimbi dilaniati dalla bomba a Contea"

Gino Merlo ricorda quel 2 novembre del 1948 quando un ordigno bellico spezzò la vita di quattro bambini a Contea.

"Quei bimbi dilaniati dalla bomba a Contea"
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"Quei bimbi dilaniati dalla bomba a Contea". Erano le 9,30 del mattino di venerdì 2 novembre 1948, una tipica giornata autunnale, con una nebbiolina che avvolgeva l’intera borgata, a Contea. Quattro bambini stavano giocando nei campi quando, all’improvviso, un boato squarciava l’aria in quel giorno di festa e tutto, per tre famiglie, non sarebbe stato più come prima.
Una residuo bellico, riemerso dal terreno con l’aratura, dilaniava i corpicini di quelle quattro piccole vittime innocenti. Due erano fratelli, Giuseppe (6 anni) e Donatello (4) Giacon, poi c’era Sergio Zanella, anche lui quattro anni e la più grandicella, Giannina Tessariol, di 9 anni. La guerra era già finita, ma continuava a mietere vittime.
Il dramma di questi quattro bambini sarà ricordato domenica 14 aprile, intorno a mezzogiorno alla fine della messa, nella chiesa della Madonna della Salute di Contea, quando sarà scoperto un quadro realizzato dal pittore montebellunese (anch’egli di Contea) Flavio Montagner.
Gino Merlo era lì, era un bambino, testimone di un fatto orribile che non potrà mai dimenticare. Nella sua mente sono restate e resteranno per sempre quelle immagini terribili, di quei bambini che vedeva tutti i giorni, che facevano parte della sua vita. Gino, domenica, sarà in chiesa, e durante la cerimonia di scoprimento dell’opera racconterà quei tristissimi momenti, di cui ci dà un’anticipazione: «Stavo giocando a pallone con alcuni amici in un campo accanto a dove è accaduto il fatto. Loro, giocavano nel campo dove i loro papà stavano arando il terreno, nei pressi di via Monte Pertica, dove oggi c’è una parte del Pip di Posmon. Fu un avvenimento di una tragicità che sconvolse tutto il territorio. Ai funerali, nel Duomo di Montebelluna, c’erano migliaia di persone. Durante l’accaduto con me c’erano anche Damiano Merlo e Renzo Torresan, gli altri sono tutti emigrati. Con quei bambini stavano per andare a giocare anche mia sorella Vittoria e mio cugino Franco, avevano la loro stessa età. Ma è passato un camioncino che trasportava maialini, sono andati a vederli e questo ha salvato loro la vita».
Domenica saranno presenti autorità ecclesiastiche e civili. Il quadro realizzato da Flavio Montagner è collocato sulla parete dell’ala sinistra della chiesa. Sotto è applicata anche una targa che ricorda il tragico evento ed è stata donata dalla Fondazione Contea For Life.

L'artista Flavio Montagner

 

Flavio Montagner è nato a Montebelluna nel 1957. Dipingi per passione dai primi anni Settanta. E' stato intrattenitore radiofonico. Ha partecipato a mostre collettive e a premi nazionali.

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