Possagno, 200 anni fa nasceva il Tempio

Anniversario della posa della prima pietra del Tempio Canoviano e inaugurazione della mostra "Un Tempio per l'Eternità".

Possagno, 200 anni fa nasceva il Tempio
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Possagno, 200 anni fa nasceva il Tempio. L’11 luglio 1819 ci fu la posa della prima pietra del Tempio Canoviano di Possagno, tra grandi feste in paese e la partecipazione di Antonio Canova. Il Tempio era stato infatti progettato da Canova in più riprese tra il 1804 ed il 1818, aiutato per i disegni da Pietro Bosio e Luigi Rossini, con i consigli epistolari di Giannantonio Selva e Antonio Diedo.
La spesa del Tempio fu sostenuta quasi per intero dallo scultore e ai lavori partecipò praticamente tutta la comunità di Possagno (che fornì anche alcuni materiali e lavoro volontario) e lavoranti del circondario.
Canova morì il 13 ottobre 1822, quindi a lavori appena iniziati, ma nel suo testamento affidò al fratellastro mons. Giovanni Battista Sartori il compito di portare a termine l’impresa, che riteneva di fondamentale importanza. Il 7 maggio 1832 il Tempio, chiesa parrocchiale di Possagno, fu solennemente consacrato alla SS. Trinità da mons. Sartori.

Museo Canova Possagno: stasera pop corn, divano e Canova
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Gli Anniversari Canoviani promossi da Opera Dotazione del Tempio Canoviano di Possagno insieme a Fondazione Canova onlus e al Comune di Possagno vogliono celebrare questa importante ricorrenza con diversi eventi e iniziative culturali, primo passaggio delle celebrazioni che si concluderanno nel 2022, bicentenario della morte del grande artista neoclassico.

www.anniversaricanoviani.it

PROGRAMMA DEGLI ANNIVERSARI:
Giovedì 11 luglio
Ore 20:00 - Apertura celebrazioni
Ore 21:00 - Concerto al Tempio Canoviano - I solisti Veneti “In onore di Canova”
Venerdì 12 luglio
Ore 11:00 - Conferenza stampa e Inaugurazione mostra “Un Tempio per l’eternità”, Gypsotheca e Museo Antonio Canova
Ore 15:00 - Visite guidate al Tempio e alla Gypsotheca e Museo Antonio Canova
Ore 17:00 - Lectio Magistralis - Guido Beltramini, Tempio Canoviano di Possagno
Ore 21:00 - Proiezione film CANOVA
Sabato 13 luglio
Ore 19:00 - Cena di raccolta fondi per il restauro delle metope canoviane
Ore 22:30 - Video Mapping al Tempio Canoviano
Domenica 14 luglio
Ore 10:30 - Santa Messa in Tempio con mons. Gianfranco Agostino Gardin, Vescovo di Treviso
Ore 15:00 - Visite guidate al Tempio e alla Gypsotheca e Museo Antonio Canova
Ore 17:00 - Concerto al Tempio Canoviano - Venice Monteverdi Academy

 

Programma degli Anniversari Canoviani 11 – 14 luglio 2019

Giovedì 11 luglio

Ore 20:00 - Apertura celebrazioniIl Presidente di Fondazione Canova Vittorio Sgarbi, il Sindaco di Possagno Valerio Favero, il Direttore della Gypsotheca e Museo Antonio Canova Mario Guderzo e il Presidente dell’ Opera Dotazione del Tempio Canoviano di Possagno Giuseppe Cunial presentano il programma degli anniversari e aprono ufficialmente le celebrazioni.Ore 21:00 - Concerto al Tempio Canoviano - I solisti Veneti “In onore di Canova” Una specialissima festa canoviana per il 200^ anniversario della posa della prima pietra del Tempio di Possagno. Gli enti canoviani, Opera Dotazione del Tempio Canoviano di Possagno e Fondazione Canova onlus, assieme al Comune di Possagno propongono per l’occasione uno speciale concerto in Tempio con I Solisti Veneti. Un omaggio anche al Maestro Claudio Scimone che con i suoi “Solisti” è stato più volte qui applaudito. In programma eccezionali pagine musicali, scelte soprattutto fra quelle che Canova maggiormente ammirava: da Bach, Vivaldi, Corelli, Marcello.Ingresso: intero € 15 - ridotto € 12Info e prenotazioni: Biglietteria Operaestate Festival, tel. 0424 524214 e sul sito www.operaestate.it

Venerdì 12 luglio

Ore 11:00 - Inaugurazione mostra “Un Tempio per l’eternità”Gypsotheca e Museo Antonio Canova, 11 luglio – 13 ottobre 2019Con introduzione del Presidente di Fondazione Canova Vittorio Sgarbi e del Direttore della Gypsotheca e Museo Antonio Canova Mario Guderzo. L’11 luglio 1819 Canova è a Possagno per la posa della prima pietra della nuova Chiesa Parrocchiale. Un dono immenso fatto dallo scultore al suo paese natale: Possagno. Canova non vedrà la conclusione di questo progetto perché lo Scultore morirà il 13 ottobre 1822 e la Chiesa parrocchiale sarà consacrata 10 anni dopo. La sua costruzione sarà l’impegno morale affidato alle cure del fratello il vescovo Giovanni Battista Sartori Canova.

La Chiesa è un esempio di architettura capace di riunire l’antica Grecia all’Impero romano attraverso il Partenone ed il Pantheon. Incisioni, dipinti e sculture permetteranno di confrontarsi con questa realtà, un esempio di architettura neoclassica collocato ai piedi delle montagne della Pedemontana del Grappa. Un modello ligneo in scala, faciliterà la visione dell’edificio che in questi tempi diventerà l’architettura celebrativa dei 200 anni canoviani. Ore 15:00 - Visite guidate al Tempio e alla Gypsotheca e Museo Antonio Canova. Alle ore 15:00, i visitatori che lo desiderano avranno la possibilità di essere accompagnati da una guida esperta alla scoperta del Tempio, della Gypsotheca e della casa natale di Antonio Canova.L’offerta vale per visitatori singoli e per gruppi famiglia. Non vale per gruppi di 10 unità e oltre. L’offerta è valida per i primi 50 prenotati.La visita guidata è gratuita.Prenotazione consigliata: 0423 544323 / posta@museocanova.itL’evento è organizzato in collaborazione con l’Associazione Amici del Canova.Ore 17:00 - Lectio Magistralis - Guido BeltraminiClassicismo e Neoclassicismo: Palladio, Canova e la diffusione della loro fama nel mondo.Evento gratuito.Luogo: Tempio CanovianoOre 21:00 - Proiezione film CANOVACANOVA, per L’arte al cinema di Magnitudo Film, è un viaggio nell’opera del massimo maestro del Neoclassicismo, considerato da molti l’ultimo grande artista italiano di livello mondiale. In questo documentario realizzato in collaborazione con la Gypsotheca e Museo Antonio Canova, viene illustrata la storia dello scultore che, partendo da Venezia ha portato il suo talento e la sua arte in tutto il mondo, passando per Francia, Inghilterra, Russia e soprattutto Roma, ma senza lasciare mai Possagno, suo paese natale. Le tecniche di ripresa 8K HDR riveleranno dettagli poco conosciuti e soprattutto mostreranno lo stesso punto di vista dello scultore neoclassico raccontato dalla voce di chi conosce perfettamente i suoi capolavori: Vittorio Sgarbi, Presidente dalla Fondazione Canova di Possagno e Mario Guderzo, Direttore del Museo e Gypsotheca Antonio Canova di Possagno.Evento gratuito, si consiglia la prenotazione: info@anniversaricanoviani.itLuogo: Teatro dell’Istituto Cavanis

Sabato 13 luglio

Ore 19:00 - Cena di raccolta fondi per il restauro delle metope canovianeNella splendida cornice del giardino della Gypsotheca e Museo Antonio Canova una cena “in bianco” per celebrare il grande Maestro del Neoclassicismo Antonio Canova. Il ricavato andrà devoluto in favore del restauro delle metope canoviane custodite in Gypsotheca, intervento ormai necessario per la tutela e la conservazione dell’inestimabile patrimonio del Museo di Possagno. Partecipare all’evento, oltre che essere un viaggio alla scoperta della bellezza delle opere di Antonio Canova, è un modo per difendere il nostro patrimonio culturale, e farlo è un obbligo che abbiamo nei confronti del nostro territorio e delle generazioni future. Con il vostro aiuto possiamo fare molto.La serata prevede un aperitivo di benvenuto, la cena e lo spettacolo del Video Mapping al Tempio Canoviano alle ore 22:30.Dress Code suggerito: bianco Per info e prenotazioni: eventi@museocanova.itOre 22:30 - Video Mapping al Tempio CanovianoIl Video Mapping al Tempio Canoviano è realizzato da Infinity e Cenè International, realtà che da oltre 10 anni operano sia in Italia che in Corea nel campo dell’arte, promuovendo lo scambio culturale, sostenendo artisti di talento in entrambi i paesi. Attraverso lo sviluppo dei più recenti progetti, la collaborazione con gli Anniversari Canoviani mira ad intensificare questo scambio culturale. In particolare le opere di Antonio Canova - tra i più illustri artisti italiani - per l’Italia, ed il Jikji - il più antico testo stampato a caratteri mobili - per la Corea, saranno dei materiali eccellenti su cui sviluppare interessanti approfondimenti.

Domenica 14 luglio

Ore 10:30 - Santa Messa in Tempio con mons. Gianfranco Agostino Gardin, Vescovo di Treviso.Ore 15:00 - Visite guidate al Tempio e alla Gypsotheca e Museo Antonio CanovaAlle ore 15:00, i visitatori che lo desiderano avranno la possibilità di essere accompagnati da una guida esperta alla scoperta del Tempio, della Gypsotheca e della casa natale di Antonio Canova.L’offerta vale per visitatori singoli e per gruppi famiglia. Non vale per gruppi di 10 unità e oltre. L’offerta è valida per i primi 50 prenotati.La visita guidata è gratuitaPrenotazione consigliata: 0423 544323 / posta@museocanova.itL’evento è organizzato in collaborazione con l’Associazione Amici del CanovaOre 17:00 - Concerto al Tempio Canoviano - Venice Monteverdi AcademyIn occasione del secondo centenario della posa della prima pietra del Tempio, il Venice Monteverdi Academy Choir diretto da Roberto Zarpellon, accompagnati all’organo dal M.tro Nicola Lamon, propone un programma variegato, che prende spunto dai diversi elementi architettonici e dai simboli della religiosità contenuti all’interno del tempio stesso.Dall’antica lauda “Alta Trinità beata”, in riferimento alla dedicazione del tempio, a brani di passione legati alla Deposizione del Cristo dalla Croce e alla Pietà, fino a giungere ad un “angolo” dedicato alla Madonna che ci rimanda allo stendardo della Madonna della misericordia. Una parte importante e riservata alle composizioni di Gioacchino Rossini che al genio di Possagno dedicò la cantata “Omaggio pastorale”, un angolo che rimanda allo spirito dell’epoca.PROGRAMMA CONCERTOMusiche di P. da Palestrina, C. Monteverdi, G. Allegri, A. Bruckner, G. Rossini, O. Messiaen, F. Poulenc Coro Venice Monteverdi AcademyOrgano, Nicola LamonDirettore, Roberto ZarpellonEvento gratuito.Si consiglia la prenotazione: info@anniversaricanoviani.it

Enti promotori

Fondazione Canova onluswww.museocanova.itA Possagno è nato Antonio Canova, il grande scultore neoclassico: le più importanti testimonianze della sua arte (sculture, rilievi, bozzetti, dipinti...) si trovano oggi nella Casa natale e nella vicina Gypsotheca dove il fratello di Canova, Giovanni Battista Sartori, ha voluto trasferire, fin dal 1829, tutti i modelli in gesso che si trovavano nello Studio romano alla morte dell’artista.Il Museo di Possagno, uno dei primi musei del Veneto, fornisce l’immagine completa dell’arte e della vita di Antonio Canova: oltre ai gessi (che sono le statue originali, di cui i marmi sparsi per il mondo sono le repliche), sono custoditi i dipinti a olio e a tempera, i disegni, le memorie, i vestiti, gli strumenti di lavoro, i libri.Il tutto, all’interno di preziose architetture che forniscono il contesto più valido per apprezzare la grandiosa produzione artistica di Canova: dalla Casa settecentesca, costruita seconda la perizia dei mastri scalpellini e tagliapietre locali, alla Gypsotheca ottocentesca di Francesco Lazzari; dagli ampliamenti novecenteschi di Carlo Scarpa e di Luciano Gemin al grandioso Tempio, progettato dallo stesso Canova come chiesa del paese, a pochi metri dalla sua Casa.Il Museo Canova di Possagno è un vero e proprio “complesso canoviano”, costituito da musei, archivi, biblioteche e centro studi: un luogo vivace di diffusione della conoscenza canoviana grazie a laboratori, visite guidate, virtual tour, eventi e pubblicazioni in grado di educare e di trasmettere cultura.Opera Dotazione del Tempio Canoviano di Possagnowww.tempiocanoviano.itOpera Dotazione del Tempio Canoviano di Possagno nasce per volere testamentario di Mons. Sartori, il quale aveva ricevuto dal fratellastro Antonio Canova il compito di terminare il Tempio, nuova chiesa parrocchiale, per donarlo al proprio paese natale, convinto che l’arte possa elevare lo spirito a Dio e aiutare la propria comunità a vivere secondo la fede cristiana. L’ente è preposto principalmente alla custodia, alla cura e alla valorizzazione del Tempio, in concorso con la Parrocchia intitolata alla Santissima Trinità. Il Consiglio di Amministrazione amministra e gestisce il Tempio anche attraverso una dotazione di beni immobili, i quali negli anni hanno permesso interventi di manutenzione e restauro delle opere d’arte conservate. In collaborazione con Fondazione Canova e il Comune di Possagno, promuove inoltre attività di ricerca e valorizzazione in campo sociale, artistico e culturale attorno alla figura di Canova.Comune di Possagnowww.comune.possagno.tv.itPossagno è un comune italiano di 2.260 abitanti della provincia di Treviso, ai piedi del massiccio del Grappa. Gode di fama internazionale per aver dato i natali al grande artista Antonio Canova e perché conserva una collezione d’arte di fondamentale importanza. Antonio Canova lasciò, infatti, tutto il suo patrimonio al paese natale. Negli ultimi anni, grazie alle attività di conservazione e valorizzazione del suo patrimonio inestimabile, si sta confermando come un punto di riferimento internazionale per tutte le mostre, studi e ricerche sul grande maestro del neoclassicismo.

Un Tempio per l’Eternità

Scheda di approfondimento della mostra. “E’ mio divisamento, di seguire, nell’esecuzione di questa opera, l’esempio di qualche illustre e famigerato monumento, senza porvi nulla di altrui invenzione. E venendo al particolare, dissi che avrei eletto per il portico di sei colonne, le proporzioni del tempio con portico dorico riportato dallo Stuart, che si crede un resto del tempio dedicato a Roma e ad Augusto”Antonio Canova a Giannantonio Selva, 5.VIII.1818L’11 luglio del 1819 Antonio Canova è a Possagno per la cerimonia della posa della prima pietra del Tempio: la nuova chiesa parrocchiale che aveva voluto far erigere a proprie spese per il suo paese natale. Fu un evento solenne immortalato da Johann Anton Pock in un piccolo dipinto, conservato a Parma nella Collezione Magnani Rocca. Lo Scultore, però, non avrà la possibilità di vedere ultimata questa sua opera, morirà, infatti, a Venezia il 13 ottobre 1822. Sarà compito del fratello, monsignor Giovanni Battista Sartori Canova, portare a termine la costruzione del solenne edificio. Il tempio verrà consacrato soltanto dieci anni dopo, nel 1832.Nel 1833 sarà pubblicato, a cura dell’editore veneziano Giuseppe Antonelli, un volume in formato atlantico, voluto dal fratello dello Scultore, che illustra e descrive il Tempio canoviano. Un’opera esemplare con illustrazioni ed uno scritto di Melchior Missirini, uno dei biografi del Canova.Abbandonata l’idea di restaurare l’edificio decadente della Chiesa parrocchiale del paese di Possagno, ma soprattutto convinto della necessità di lasciare un segno indelebile nella sua terra natale, Canova immagina un connubio ‘storicistico’, associando la classicità greca alla praticità romana. Già convinto che della sua arte nulla sarebbe stato lasciato al suo paese natale, convinzione tra l’altro poi stravolta dal volere del fratello, procede spedito, forte degli studi di estetica praticati con la lettura di Winckelmann, di Mengs, di Hamilton, di Quatremère de Quincy e di Cicognara, verso l’idea vincente di associare Partenone e Pantheon, emblemi dell’architettura classica. I disegni del progetto sono realizzati da Pietro Bosio mentre Giovanni Zardo dirige il cantiere affrontando ogni problematica connessa all’impegnativa costruzione. Tutta la comunità di Possagno, anzi tutta la Pedemontana è coinvolta in questo progetto. Canova aveva sottolineato che “I materiali minuti per tutti i muramenti che non ammettessero pietra o marmo, sarebbero somministrati dal Comune; la sabbia grossa e la calce, fino alla perfezione dell’edificio, sarebbero a carico di Possagno”. Spettava allo Scultore, invece, fornire materiali avulsi dal territorio e avrebbe mantenuto a busta paga ben 250 operai oltre agli addetti al trasporto e agli animali da tiro. Sono coinvolti perfino ragazzi e ragazze per collaborare, la domenica e le feste comandate “alacremente e festosamente” la popolazione. Definita da Missirini una “salomonica impresa”, l’edificazione del Monumento è realizzata, secondo il volere dell’artista, con i materiali forniti dal territorio, ma grazie ad essa si costruiscono strade, carri, slitte, macchine per il sollevamento dei materiali. Il Tempio rappresenta la sintesi della creatività artistica e della profonda ispirazione religiosa del grande scultore. Per Quatremère de Quincy “il Tempio è la maestosa teca delle sue ultime sculture di tematica religiosa: profeti, martiri, apostoli e brani biblici”.

L’intento di Canova non era solo quello di costruire una nuova chiesa parrocchiale, ma anche di collocare al suo interno la colossale statua della Religione, il cui modello è ora esposto nell’aula della Gypsotheca. Secondo le nobili finalità, manifestate negli ultimi anni della sua vita e confermate sul letto di morte, il Tempio e il gesso della Religione sarebbero stati uniti insieme a glorificare Dio. I modelli di riferimento erano stati il Partenone di Atene, la Rotonda di Agrippa a Roma e i templi di Paestum. La visione d’insieme della struttura permette di distinguere nettamente tali riferimenti: innanzitutto una doppia serie di colonne doriche sorregge una trabeazione e costituisce lo spazio antistante il corpo rotondo, a base quadrata, coperto da una cupola emisferica; il pronao del tempio riprende con precisione filologica proporzioni e accorgimenti prospettici del Partenone ateniese; la struttura circolare e la cupola, invece, sono derivati dal Pantheon. Sulla trabeazione le metope rappresentano episodi dell’Antico e del Nuovo Testamento: La creazione del Mondo, La creazione di Adamo, Caino e Abele, il Sacrificio di Isacco; L’Annunciazione, La Visitazione e la Presentazione di Gesù al Tempio. I bassorilievi originali sono, invece, collocati all’interno, tra gli altari.E’ evidente che alcune forme geometriche, come il triangolo, la sfera ed il cilindro assemblati, permettano al Canova la realizzazione di un gioco d’architettura raffinato nelle proporzioni. In questi termini si riconosce l’assoluta fedeltà ai principi neoclassici che costituiscono l’espressione della sua “religione estetica” il cui risultato è una struttura solenne e maestosa.Le pareti sono rivestite da lastre di pietra lavorata; la cupola a rosoni dorati simboleggia il firmamento; al centro il lucernario permette al sole di penetrare nell’ampio spazio portando la luce all’interno. L’altare maggiore è collocato nella vasta abside. Sull’altare è posta la grande Pala con Il compianto di Cristo, dipinta da Canova a Possagno nell’estate del 1799. Nella tela è rappresentato Dio-Padre come il sole, la luce contro la notte. La Madonna, atteggiata come madre di Misericordia, riprende nel suo gesto quello del Padreterno. E’ lei ad unire lo spirito al sentimento, il divino all’umano. Giuseppe d’Arimatea, la Maddalena, Maria, l’apostolo Giovanni, Maria di Cleofa e Nicodemo circondano la figura del Cristo: “Un andamento continuo, senza drastiche interruzioni, risolve le inevitabili connotazioni drammatiche”. All’interno del Tempio, sulla sinistra, è collocata la tomba dell’artista con l’Autoritratto del 1812 e il Ritratto del fratello, opera di Cincinnato Baruzzi. Il sarcofago, realizzato dal Canova quale sepolcro per il marchese Francesco Berio di Napoli, era rimasto depositato presso lo studio di Roma e, dopo la sua morte, fu fatto completare dal Sartori che, in seguito, lo trasferì a Possagno per raccogliere le spoglie dell’amato fratello universalmente definito il “Cantore della bellezza eterna”. Giovanni Battista Sartori Canova, il 12 ottobre del 1822, al cospetto dello Scultore sul letto di morte, era stato nominato erede generale ed esecutore testamentario ricevendo, così, l’onere e l’onore di “continuare. Compiere ed abbellire in ogni sua parte, senza il menomo risparmio, e nel più breve tempo possibile, il Tempio di Possagno”. Canova era riuscito a vedere i lavori appena iniziati nel 1822, poco tempo prima di abbandonare la sua vita terrena. Oggi a chi arriva a Possagno la chiesa appare come una gigantesca e straordinaria testimonianza attraverso la quale Antonio Canova manifesta ancora l’amore eterno verso la sua Terra natale. (Per approfondimenti: G. Romanelli, Il Tempio canoviano, in Antonio Canova, Venezia, Marsilio, 1992, pp. 347-353).

 

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