Non si trovano parrucchieri, il negozio rischia di chiudere

A Crocetta del Montello il disperato appello del proprietario: "Il 15 aprile sarò costretto ad abbassare le serrande"

Non si trovano parrucchieri, il negozio rischia di chiudere
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Non si trovano parrucchieri, il negozio rischia di chiudere. E’ quanto accade a Crocetta del Montello, dove Alessandro Bortolotti, figlio di Angelo, proprietario di due attività commerciali in paese, da cinque mesi cerca di affittarli, ma ancora nessuno si è fatto avanti. “Sono state interpellate le scuole di formazione professionale trevigiane o centri di formazioni : i candidati pur avendo conseguito l’abilitazione devono praticare i due anni di apprendistato previsti per legge. Sono privi della maturazione per la gestione di un salone parrucchiere per donna uomo.

In alternativa è stata comunicata alle agenzie immobiliari la disponibilità di due locali per l’esercizio sia di parrucchiere/a sia d’estetista. Nessun riscontro a causa della recessione del settore edilizia e della maggiore propensione alla compravendita di fabbricati civili ed industriali”.

Un'attività iniziata nel 1940

Eppure, l’attività è piuttosto storica a Crocetta. Angelo Bortolotti, che oggi ha 87 anni, aveva iniziato l’attività di parrucchiere per donna dopo la conclusione delle scuole elementari, nel 1940. Aveva maturato l’esperienza professionale praticando l’apprendistato da parenti. Poi con i risparmi accantonati aveva aperto un salone a Crocetta dove le clienti si presentavano senza appuntamento per raggiungere il massimo afflusso il venerdì e il sabato o i giorni prefestivi nel quale applicava l’orario continuato. Una clientela che proveniva anche dai Comuni limitrofi (Cornuda, Pederobba, Maser). Con il pensionamento l’attività era stata rilevata nel 2004 da una giovane candidata: “Il salone era stato ristrutturato con una gestione più professionale – spiega Alessandro Bortolotto - e un arredamento moderno tale da consentire un aumento della clientela differenziata per età (dalla bambina alla sposata fino all’anziana) e per comune. L’arrivo della recessione economica contrapposta all’aumento della concorrenza hanno compromesso l’iniziale successo tale da comportare la cessazione dell’attività di parrucchiera per donna il 31 dicembre del 2018. Sono trascorsi cinque mesi dalla comunicazione ma nessuna candidata è stata ancora individuata. Non secondarie alla precedenti è stata l’offerta avanzata direttamente ai saloni parrucchiere donna–uomo nel raggio di una decina di chilometri – aggiunge Alessandro Bortolotto -. La carenza di personale, di mezzi finanziari e la statistica all’ambito territoriale operativo hanno negato ogni adesione a tale offerta. Sottolineo che le attività di cura della persona in senso generico (estetiste, parrucchiere, assistenza alla persona colf, badanti, infermiere, fisioterapisti, ecc) hanno avuto un aumento di formazione professionale e domanda di mercato per soddisfare bisogni finora insoddisfatti e non forniti dal settore sanitario pubblico. Il mio numero di cellulare è 393.1547873, se qualcuno vuole salvare questa attività che altrimenti, il 15 aprile, sarà costretta a chiudere definitivamente, si faccia avanti”.

Un problema, quello della carenza di reperibilità di artigiani in settori specifici, che recentemente è stata evidenziata dalla stessa associazione di categoria, Confartigianato, in diversi convegni o conferenze.

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